Mumford & Son. Quest’estate a Rock in Roma me li sono persi, mannaggia la pupazzetta! Chi c’è stato racconta di un concerto travolgente (altro che quella rana gracidante che le mie sorelline si vanno a sentire domani sera…). Sono un gruppo straordinario, due CD oltre quello uscito quest’anno, uno più bello dell’altro. In oltre sette anni di concerti cominciati per strada (ma anche oggi so che a volte è lì che tornano). Melodie che non puoi ascoltare senza stare fermo, anzi senza aver voglia di salire sul tavolo e metterti a ballare. Testi che colpiscono senza mai annoiare. Senza scomodare paragoni ancora prematuri, fra le nuove generazioni, secondo me, i talenti emergenti più promettenti.
Lo so, fino ad oggi vi avevo scassato i minchioni solo con i consigli non richiesti in campo letterario. Ma stasera mi girava così e poi questi ne valgono davvero la pena. Non ci credete? E allora ascoltate questa
Quanto è mutevole il mio cuore e quanto storditi sono i miei occhi
Lotto per trovare una qualche verità nelle tue bugie
Ed ora il mio cuore si imbatte in cose che non so
Questa debolezza che sento, dovrò mostrarla alla fine
Dammi una mano e li conquisteremo tutti
Prestami il tuo cuore e ti farò innamorare
Prestami i tuoi occhi, posso mutare quel che vedi
Ma devi mantenere la tua anima completamente libera
In questi corpi vivremo, in questi corpi moriremo.
Dove investi il tuo amore, dove investi la tua vita
In questi corpi vivremo, in questi corpi moriremo
Dove investi il tuo amore, dove investi la tua vita
Risveglia la mia anima, risveglia la mia anima
Risveglia la mia anima, risveglia la mia anima
Risveglia la mia anima, risveglia la mia anima
Sei stato creato per incontrare il tuo creatore
Dovrei ascoltarli meglio… li sento in giro, ma non li ho mai approfonditi più di tanto.
C’è una nomina per te, vieni a vedere…
Grazie Dora! Sono un po’ allergico a questi tag, ma proverò a rispondere comunque
Se non vuoi rispondere non sei obbligato, io nomino perché mi piace farlo… 🙂
In questi giorni ho pensato di venire a fare un salutino ad alcuni di voi – almeno a quei poveretti che hanno dovuto sopportare tutte le mie sparate 😉 – quindi eccomi qui! (Chissà se ancora ti ricordi di me, dopo tutti questi mesi…)
E quale occasione migliore poteva esserci se non i Mumford? Scoperti per caso, sono diventati un mio grande amore. Ah, quegli assoli di banjo… Ma chi mai?! Nessuno mai! 😉 Non concordo però sul terzo album, che, a parer mio, è davvero pietoso e un po’ troppo alla “Coldplay nelle fasi peggiori”. Pensa che per quanto mi ha fatto schifo, ho venduto all’ultimo i biglietti del concerto di luglio ahahah. Chi ha pane non ha denti, chi ha denti non ha pane…
Bentornata! Che fine avevi fatto? Il terzo CD in effetti forse non è all’altezza degli altri due, però addirittura “Coldplay nelle fasi peggiori”mi sembra troppo, dai!
Mi sei mancata, non sapevo dove trovarti (non sei neanche su FB!)…non sparire di nuovo eh!
Ma dai, su, completamente privo di originalità. Se sei diventato famoso per essere diverso, cambia, se vuoi, ma abbi la decenza di non diventare come tutti gli altri…
Comunque cercherò di farmi viva ogni tanto. Sono ovunque e in nessun luogo (immagina la frase detta con un bell’effetto di fumo, per darle quel tocco…)
Bella frase. Però riapri il blog, dai!
No no, la mia pausa persiste. Sai, tra università, lavoro, la pila di libri che tocca il soffitto, qualche nuovo film e quel tentativo di far finta d’avere una vita sociale, te lo dico alla romana, nun jela posso fà
Ah be’, se hai di meglio da fare…però i tuoi post mi mancano!