A proposito di BlackFriday, volontarie rapite e altre amenità

(sottotitolo: Voi che preferireste, un figlio che va volontario a Uomini e Donne o che va a fare volontariato in Africa?)

Fra tutte le americanate che periodicamente siamo (quasi) costretti a sorbirci, devo dire la verità, questo BlackFriday mi sembrava una cosa intelligente. In una classifica ideale lo metterei a metà fra la musica country (top) e Halloween (gran cagata). In effetti mi sono sempre chiesto che senso avesse mettere gli sconti dopo Natale, quando uno ha già comprato tutto quello che doveva comprare o regalare. Una giornata di sconti prima delle feste poteva essere una ghiotta occasione.

Certo, una volta sbarcata nel bel Paese, ecco che questa occasione di fare buoni acquisti a prezzi ridotti, diventa l’ennesima sòla: come hanno accuratamente documentato i miei amici dell’Unione Consumatori, qualcuno (a cui non voglio fare pubblicità) ha approfittato per aumentare i prezzi così da poterli poi proporre poi con uno sconto straordinario. Niente di nuovo sotto il sole purtroppo! Effettivamente è tutta una questione di aspettative. Se tu abbassi le aspettative, gli altri non si aspettano da te nulla di straordinario e quindi accetteranno ogni cosa che gli proponi. Se invece ti presenti per quello che sei, allora pretenderanno uno sconto.

E così, passando di palo in frasca (ve l’ho sempre detto che è un blog minchione, mica penserete davvero che c’è una logica in quello che scrivo!), parliamo di questa fanciulla rapita mentre era in Africa come volontaria. Leggendo i soliti fasciorazzisti da tastiera lasciarsi andare a considerazioni del tipo “se l’è cercata, poteva impegnarsi nella mensa Caritas dietro casa, invece di andare a mettersi nei casini in uno sperduto villaggio africano”, mi veniva in mente che questa brava e bella fanciulla avrebbe forse dovuto fare come il Black Friday de noantri. Che so, magari invece di dire che andava a fare la volontaria fra gli ultimi degli ultimi, avesse detto che andava a comprare i diamanti per conto della Lega, forse ora diventava un’eroina nazionale.

 

2 thoughts on “A proposito di BlackFriday, volontarie rapite e altre amenità

  1. Purtroppo, il se l’è cercata è un italico atteggiamento molto diffuso, che denuncia due effetti negativi: lavaggio della coscienza e legittimazione della prevaricazione, da parte di chi si atteggia a duro (come va di moda), mentre invece altro non è che un codardo.

  2. Dipende da che cosa si intende per “se l’è cercata”, che spesso è semplicemente un’accusa di imprudenza, e non certo “Gli ci sta bene”. “Se l’è cercata” il più delle volte è un invito ad abbandonare atteggiamenti spavaldi e incoscienti, e non certo una legittimazione della prevaricazione, perché è chiaro che il colpevole, violentatore, assassino o altro, rimane sempre il solo e unico responsabile della prevaricazione commessa.

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