Considerazioni estive sui massimi sistemi, il bene, il male, disastri atomici e conigli voraci

Ieri alla radio facevano un resoconto della tragedia di Chernobyl a quarant’anni dall’esplosione della centrale nucleare. Un’ esplosione devastante che scatenò delle radiazioni trentatre volte superiori a quelle delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaky. A distanza di così tanto tempo la zona ha ancora dei valori totalmente alterati, che ne sconsigliano vivamente la presenza umana. Accanto a questi dati allarmanti ce n’era uno apparentemente positivo. O forse più allarmante di tutti gli altri. Infatti, in questi quarant’anni in cui gli esseri umani hanno abbandonato la zona, la biodiversità animale e vegetale è aumentata di circa dieci volte in più rispetto ad altre zone limitrofe. In parole povere, per l’ambiente circostante le radiazioni atomiche sono nocive, ma mai quanto la presenza dell’uomo.

Siamo davvero così deleteri, così distruttivi (o forse sarebbe meglio dire autodistruttivi) per il mondo che ci circonda? Le variazioni climatiche e i conseguenti sconvolgimenti naturali causati dalle alterazioni dell’ambiente determinate dall’uomo indurrebbero a pensare che sia effettivamente così. L’uomo è quindi il male assoluto? E però…c’è sempre un però. Mentre ascoltavo queste cose alla radio stavo osservando il coniglietto di mia figlia che vagava felice per il giardino: sono riuscito a fermarlo appena in tempo mentre si era lanciato verso i fiori di mia suocera, scambiandoli per un prelibato spuntino. E così mi è venuto fuori questo pensiero. Dal punto di vista dei fiori, un docile coniglietto che se ne vorrebbe cibare è molto più distruttivo dell’essere umano che invece se ne prende cura.

Tutto è relativo a questo mondo. Eh sì, tutto, tranne forse il moijto che accompagnava queste considerazioni. Quello è buono in assoluto.

5 thoughts on “Considerazioni estive sui massimi sistemi, il bene, il male, disastri atomici e conigli voraci

  1. Io credo che Dio abbia messo l’universo a servizio dell’uomo e che non gli permetterà di distruggerlo. Lo fermerà prima, con punizioni esemplari se necessario, come ha sempre fatto quando l’uomo ha deviato dalla retta via.

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