Pecore nere, pecore bianche

Essere omologati non è mai una bella cosa. Sarebbe sempre meglio ragionare con la propria testa, invece di farsi influenzare dalle mode, seguendo la corrente come ciocchi di legno sulla corrente del fiume. E’ però abbastanza scontato che idee giuste, abbiano grande seguito. Se quindi è da deplorare o almeno da guardare alzando un sopracciglio chi fa la fila da Apple per comprare l’ultimo Iphone, non allo stesso modo può essere valutato chi decide di aderire all’ondata di solidarietà che ha suscitato la campagna Black lives matter. Anzi. Finalmente viene sottolineata una questione mai risolta, almeno negli Stati Uniti dove, numeri alla mano, 150 dopo la fine della segregazione razziale, le differenze sostanziali fra bianchi e neri continuano a persistere.

Grande adesione anche da parte delle stelle del cinema, dello sport, in tutti i Paesi, in tutti gli ambiti. Al punto da diventare quasi una moda? Forse sì. C’è sempre un sovraccarico di retorica, soprattutto quando vogliamo partecipare a questioni che in teoria ci riguardano molto da lontano. E’ quello che deve aver pensato Samantha Leshnak Murphy, una giocatrice di calcio americana, secondo cui “All lives matter“, tutte le vite contano, mica solo quelle dalle pelle scura. E così ha deciso di non uniformarsi.

Scelta coraggiosa, che non voleva essere contro quella campagna (la fanciulla lo ha dichiarato apertamente), ma semplicemente di chi non vuole omologarsi. Scelta rispettabile soprattutto perché, non so voi, ma io di tutto questo sdegno di cui sono pieni i social, di tutte queste indignazioni a comando, non ne posso proprio più! Un giorno gli immigrati buoni, un altro gli immigrati cattivi che mangiano i gatti, un altro i vitalizi, poi i vaccini, Je sui Charlie, gli agnelli a Pasqua, i rigori per la Juve, i Marò, Bibbiano e allora il PD? L’Amazzonia, il buco dell’ozono, si stava meglio quando si stava peggio, signora mia non le dico……BASTA!!!

Prima di sposare qualsivoglia causa, ognuno di noi, in somma onestà, guardandosi allo specchio, dovrebbe domandarsi: ho fatto o comunque sarei disposto a fare personalmente qualcosa per contrastare questa cosa che mi indigna tanto, oltre a scrivere qualche stronzata su FB? E quindi, anche se forse verrai strumentalizzata da qualche razzista dell’Illinois, brava Samantha che almeno ci hai messo la faccia!

 

9 thoughts on “Pecore nere, pecore bianche

  1. Ma ripeto, forse lì hanno senso, sicuramente la situazione è difficile ed esprimere solidarietà a favore di quella causa è giusto e sacrosanto. Ma i leoni da tastiera che si indignano per il povero Floyd e poi magari schifano lo zingaro sotto casa…….

  2. Sono convinta che sia una moda, si fa così perche fa tendenza, sennò ti guardano male… ma come, tu non manifesti? Non ti schieri contro o a favore? Ma dove vivi? Ma sono certa che quelli che ci credono davvero sono un pugno, gli altri non ci credono.

  3. Che commento indipido e banale ho scritto! Colpa del caldo, i miei neuroni sono tutti al Papeete a bersi un Mojito (si scrive così?)

  4. Le facce come quelle di Samantha sono quelle che mi piacciono di più…il resto è noia (me ne assumo tutta la responsabilità).

  5. Romolo,

    perdona, ma se posrta la mascherina, come fa ad aver messo la faccia?

    W la fica e abbasso le mascherine e l’ipocrisia!

    >

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