Troverà il modo di farci sorridere

In questo periodo evidentemente subisco l’influenza del Giappone, come già avrete intuito se avete letto il post precedente. Sarà il dialogo sviluppato con la mia amica R&D e la sua teoria del karma? Chi lo sa! Comunque, leggevo che nel Paese del Sol Levante c’è una piccola isola chiamata Ōkunoshima (大久野島)  all’interno del Parco Naturale Marino del Mare Interno di Seto, conosciuta come l’Isola dei conigli. Infatti centinaia di conigli selvatici abitano l’isola e si offrono numerosi alla vista dei visitatori.

Ora meta turistica, in realtà l’isola ha un recente passato molto oscuro. A partire dagli anni trenta e fino alla fine della seconda guerra mondiale, infatti era tristemente nota per la presenza di una fabbrica chimica in cui venivano realizzati gas velenosi per uso bellico. I primi conigli furono introdotti proprio per condurre dei terribili esperimenti e capire l’effetto dei gas da utilizzare poi durante il conflitto. Al termine della guerra l’isola restò per lungo tempo disabitata, poi pian piano cominciò a diventare una meta turistica, sia per la bellezza delle spiagge, che per la presenza dei piccoli roditori.

Una redenzione è possibile. Voltare pagina, cancellare gli errori e gli orrori del passato è una possibilità delle cose, è una condizione che sta dentro ogni circostanza, anche quelle più tragiche, anche quelle apparentemente disperate. Se lo meritava questa piccola isola, se lo meritavano quei poveri conigli, come se lo merita ogni situazione. Perché, paradossalmente, come dicevo di recente proprio a R&D, in teoria non se lo merita nessuno. Ma nella pratica la Grazia trova sempre il modo di farci sorridere. Perché è sempre sovrabbondante e può arrivare a ricolmare ogni vuoto, anche quello più abissale, anche laddove non sembra esserci più alcuna speranza.

I’ve found a way to make you
I’ve found a way
A way to make you smile

Ad esempio quelli che fanno la fila da Starbucks

Io non ho nulla contro quelli che fanno la fila da Starbucks per comperarsi un caffè americano e pagarlo 1,80, il 90% circa di più di quanto pagherebbero un buonissimo espresso italiano in qualsiasi bar nei dintorni. Non ho nulla neanche contro quelli che si mettono in fila alla Apple quando esce l’ultimissimo modello dell’Iphone, che costa su per giù quanto una settimana di vacanza in qualche bellissima isola greca. Ognuno spende i suoi soldi come crede.

Non ho nulla nemmeno contro quelli che non leggono un libro dai tempi delle medie ma non si perdono una puntata di Uomini e Donne o dell’isola dei famosi. Ognuno spende il suo tempo come vuole.

Niente da ridire neanche con chi si fa le sopracciglie a ali di gabbiano o si fa tatuare due ali di angelo dietro la schiena (giuro, li ho visti quest’estate!). Ognuno è libero di mostrificarsi fare del proprio corpo quello che vuole.

Non ho nulla perfino contro quelli che ascoltano Despacito o A Capoeira, ma poi credono che Pink Floyd sia una marca di deodoranti. Ognuno è libero di ascoltare quel che preferisce.

Con una qualche fatica debbo dire che non ho nulla nemmeno contro chi crede agli oroscopi ma non crede ai vaccini. Ognuno è libero di credere in quello che vuole (c’è pure chi crede che il goal di Turone era buono, figuriamoci un po’!).

Diciamo solo che ho qualche difficoltà ad accettare che il loro voto conti quanto il mio. Sono tempi difficili, come cantano i REM ma ci sto lavorando. D’altra parte la saggezza si acquisice con gli anni ed io sono solo un giovane cinquantenne. Datemi tempo!

P.S. Questo post nasce da un simpatico scambio di battute in quel di faccialibro con la mia carissima gemellina Chiara: evidentemente quando ci hanno separato alla nascita, da una parte è fluita la minchioneria e dall’altra la lungimiranza. Indovinate a me qualche parte è toccata?