E’ stata la tua la colpa?

Nel balletto di responsabilità fra la Regione Lombardia ed il governo, riguardo i dati dei contaggi che determinano il colore delle regioni, mi sembra ci sia lo specchio di una situazione generalizzata. Forse è inevitabile, visto il tempo che stiamo vivendo. Come ci racconta bene Manzoni nei Promessi Sposi, quando c’è una pandemia, la ricerca dei colpevoli, la caccia all’untore diventa lo sport nazionale.

Resistere alla tentazione di trovare un colpevole è quasi impossibile. E se proprio non un colpevole, almeno un responsabile. Il virus sembra inarrestabile, l’economia crolla e ognuno ha il proprio elenco delle colpe od omissioni: andava fatto questo, non andava fatto quello. Oppure l’elenco delle priorità a scala variabile: prima gli anziani, no prima le scuole, prima i posti di lavoro, no prima la salute.

E’ un circolo infinito, perché ovviamente in ogni situazione si poteva fare meglio e chi è deputato a prendere decisioni ha davanti a sé delle alternative che raramente sono bianche o nere. Molto spesso al contrario sono piene di sfumature, hanno in sé mille conseguenze, non sempre prevedibili e questo stato di incertezza aumenta l’ansia e i timori. Timori che invece, per quanti sforzi si possano fare, per quanto impegno ci si possa mettere, certe situazioni siano irrisolvibili, certi problemi senza soluzioni.

Per questo abbiamo bisogno di colpevoli. I cinesi, chi non mette la mascherina, i gggiovini, il Governo (buono per tutte le stagioni, quando piove e quando c’è il sole), chiunque sia, ma dateci uno a cui possiamo rivolgere la nostra rabbia, dateci un volto, un nome e un cognome, perché al contrario un nemico senza volto è troppo spaventoso, troppo insopportabile. Capite perché è facile prendersela con il primo che passa strada? E non è un esempio a caso, a marzo in pieno lockdown, c’era pure chi pensava che il virus venisse diffuso dai poveri runner.

Va bene vigilare, è corretto attribuire le giuste responsabilità, ma smettiamo di dare la caccia ai fantasmi, smettiamo di crede che sia sempre possibile individuare un colpevole delle situazioni, perché non è così. Il peggior virus non è il Covid, ma la cultura del sospetto, che a prescindere dall’analisi dei fatti distrugge ogni fiducia. Ci sarà sempre chi soffierà sul fuoco della retorica, chi vorrà insinuare il dubbio e alimentare l’astio, ma questa è la peggiore infezione che possiamo prendere. Un’infezione che ci isolerà da tutti, magari in attesa di qualche messia, salvatore da due soldi.

Al contrario ne usciremo solo se saremo in grado di accettare gli errori, di accettare il fatto, faticoso, a volte opprimente, che non ci sarà nessun salvatore con la bacchetta magica. Ne usciremo solamente se ricominceremo a dare e ad avere fiducia nelle relazioni, se recupereremo la voglia di lavorare insieme, per costruire una speranza comune.

 

 

 

16 thoughts on “E’ stata la tua la colpa?

  1. Dopo l’ottima Endy, non mi resta che aggiungere che c’è chi soffia sul fuoco della discordia tra poveri; invece i mezzi più importanti (nonché gratuiti e potenzialmente infiniti) per uscire da situazioni come questa sono l’essere uniti, solidali, parlare con gli altri, cercare di capirli. E oltre a essere mezzi per raggiungere un fine importante, sono anche “per se” conquiste di tutto rispetto 🙂 Buondì 🙂

  2. Io in tutto questo marasma, lo confesso, c’ho capito poco. Non sono fra quelli che hanno la risposta a tutti i malanni. Ascolto chi ne sa oiù di me e seguo le regole. Ora però vedo e sento una grande confusione…so solo che le persone continuano a morire di covid. Ieri ho letto la notizia che una famiglia è stata sterminata nel giro di un mese. Prima la moglie, un mese dopo il marito e il giorno dopo la sorella di lui.

    Che fare? A chi dare ascolto? Chi verrà davvero a salvarci? Posso dirlo???? Mi sa che viviamo in un gran casino che neppure chi divrebbe sapere sa come portarci fuori da questa pandemia!!!

  3. Temo sia così infatti. Ma dare colpe e attribuire responsabilità alla qualunque non ci aiuterà ad uscirne. Dobbiamo fidarci di chi ne sa più di noi e sperare che seguendo le indicazioni ci portino fuori da questo casino

  4. Ripensando alla Lombardia, oggi non mi ricordo chi ha regalato in Consiglio a Fontana un pallottoliere…ammesso che poi sappia usarlo!

  5. Sì ma diobono questi si son sbagliati a mandare i dati, o meglio, non hanno compilato un campo perché facoltativo. E in precedenza, con la gente che moriva, si erano dimenticati di mandare avanti un ordine di caschi per l’ossigeno richiesti da Bergamo. E così via…
    Non dobbiamo trovare il colpevole, ma dobbiamo tutti imparare a prenderci le nostre responsabilità. Se sul lavoro facevo un errore dicevo HO SBAGLIATO e facevo di tutto per rimediare, ma ero più o meno l’unica scema… perché?

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