Avrei voluto adottare un bambino una volta, non per adottare un contegno, caso mai uno stile di vita. Mi ricordo che a scuola i professori all’inizio dell’anno ci spiegavano perché avevano adottato un testo, piuttosto che un altro. Ma questo non vale mica per i bambini. Quando adotti un testo te lo scegli, quando adotti un bambino prendi quello che ti danno. Com’è possibile che allora si usi lo stesso verbo per indicare due cose così diverse?
E un governo che adotta un provvedimento allora? Se lo sceglie o prende il primo che gli danno? Ma sia che venga dopo un’attenta e ragionata selezione, sia che al contrario arrivi quasi casualmente, quando devi adottare qualcosa o qualcuno, devi prepararti per bene. Devi valutare i pro e i contro, devi esserne all’altezza, devi maturare la convizione che sia giusto così, per te, ma non solo. Devi essere certo che sia la cosa giusta, quella che dovrai portare avanti senza ripensamenti.
Una volta adottato poi, non devi far altro che adattarti, per non essere additato dagli altri o peggio ancora per non poter addurre scuse un domani. Anche perché non è come nei reparti specializzati, dove c’è l’addetto che ti spiega prima.
Ecco perché, in fin dei conti, ti ritrovi a mettere in dubbio le tue convinzioni, a dubitare di quello di cui eri sempre stato convinto, un po’ come quando ti chiedono il trapassato remoto del verbo mangiare. Se sono io a scegliere, sono io il responsabile, è mia la colpa o il merito. Se la scelta non è stata mia, nel bene e nel male, come potrei essere io il responsabile? Ma è davvero così? E’ davvero così discriminante nella vita, così decisivo, sapere se siamo noi a scegliere? Scegliere o al contrario, facendo un passo indietro, accogliere quello che viene come colpo del destino o meglio, come dono del cielo.
Non lo so se ho capito bene il tuo post. Quindi non ridere se ti rispondo in maniera errata!. Penso che scegliere sia più semplice di accogliere! Perchè è una cosa che hai deciso dentro di te e sei pronto a quell’accoglienza da te decisa. Se è riferità all’adozione ( anch’io c’ho pensato tanto qualche anno fa )una volta presa la decisione dell’adozione, le mie braccia e non solo le mie, erano pronte all’accoglienza, così a scatola chiusa.
Ma se oggi mi parli per l’accoglienza di questi extracomunitari, ecco che non riesco più ad essere accogliente. Sento e vedo troppe cose che vanno male, troppe cattiverie rivolte a noi euripei. Ogni volta che mia figlia esce non sono tranquilla finchè non rientra.
E’ tutto molto difficile. Anche durante questi giorni che devi per forza uscire il meno possibile, stare lontani dalle persone. Non rientra nelle mie scelte, ma l’accetto. So che devo farlo per il bene nostro e degli altri. Come vedi non so se era questo che volevi sentire dire. Però il trapassato prossimo del verbo mangiare te lo so dire…
io ebbi mangiato
tu avesti mangiato
lui ebbe mangiato
noi avemmo mangiato
voi aveste mangiato
loro ebbero mangiato
Almeno questo l’ho indovinato e ho scelto di scriverlo!!!
Ciao Romolo, Vitty.
Come figlia adottiva posso dire: se si sceglie occorre poi occuparsene
mi era parso di averlo inviato il mio commento….ma si vede che sono alquanto confusa in questi giorni! Comunque era questo :
Non lo so se ho capito bene il tuo post. Quindi non ridere se ti rispondo in maniera errata!. Penso che scegliere sia più semplice di accogliere! Perchè è una cosa che hai deciso dentro di te e sei pronto a quell’accoglienza da te decisa. Se è riferità all’adozione ( anch’io c’ho pensato tanto qualche anno fa )una volta presa la decisione dell’adozione, le mie braccia e non solo le mie, erano pronte all’accoglienza, così a scatola chiusa.
Ma se oggi mi parli per l’accoglienza di questi extracomunitari, ecco che non riesco più ad essere accogliente. Sento e vedo troppe cose che vanno male, troppe cattiverie rivolte a noi euripei. Ogni volta che mia figlia esce non sono tranquilla finchè non rientra.
E’ tutto molto difficile. Anche durante questi giorni che devi per forza uscire il meno possibile, stare lontani dalle persone. Non rientra nelle mie scelte, ma l’accetto. So che devo farlo per il bene nostro e degli altri. Come vedi non so se era questo che volevi sentire dire. Però il trapassato prossimo del verbo mangiare te lo so dire…
io ebbi mangiato
tu avesti mangiato
lui ebbe mangiato
noi avemmo mangiato
voi aveste mangiato
loro ebbero mangiato
Almeno questo l’ho indovinato e ho scelto di scriverlo!!!
Ciao Romolo, Vitty.
Quanto desidererei adottare e far felice un bimbo… Con la mia malattia… Nulla… Ma il solo provarci fa sentire vivi☺
Mhmmm! Forse anziché disgiungerli, occorrerebbe congiungerli (che di questi tempi torna comodo tra congiunti… e congiuntivi dimenticati, assieme ai verbi in generale!): scegliere E accogliere.
Comunque, secondo me, non ci sono attenuanti; forse si potrebbe tirare in ballo anche l’accettazione. Devo dire che sono tutti termini che scatenano cataclismi… psicologici!! 😂😂😅😅
Scusa l’intromissione, ma hai scritto il trapassato remoto. 😊
Mannaggia così ora è risaputo che con i verbi non sono un asso!!!! Grazie per avermelo fatto notare 🙂
😬😊
Scegliere, accogliere.
Io voto tutti e due.
Non ho dubbi: accoglienza consapevoli delle proprie limitazioni e risorse che ne permettono di occuparsene.
Meraviglioso. L’accoglienza è un atto di vero coraggio e amore puro. Per quanto tu ti possa impegnare, il fallimento è una variabile probabile
Ciao bella! Ogni tanto riappari su questi lidi….e a me fa sempre molto piacere!
Sono brevi apparizioni; nonostante sia un posto che mi fa felice, non riesco a frequentarlo quanto vorrei! Ciao Romolo, un abbraccio😘