E’ una notte senza luna, ubriaco canta amore alla fortuna…
Arriva un momento in cui capisci che il tempo è una variabile indipendente, che non puoi manovrare, sai quanto ne è trascorso, mai quanto ne deve ancora trascorrere. Devi fare un passo di lato, toglierti dal centro della scena e fare spazio. Devi scegliere, dividere il superfluo dal necessario. Soprattutto devi allegerirti. Me l’ha insegnato il nuoto. O meglio, sto faticosamente cercando di impararlo dal nuoto. Non ci devi mettere forza. Sì, è vero, devi sforzarti, ma per restare a galla, per non andare a fondo, devi farti leggero, devi imprimerti nella testa che tu sei leggero.
Non è più tempo dell’attimo che fugge. Non fugge proprio nulla, sta tutto qui, ho tutto il tempo che voglio. E non è neanche più vero che il meglio debba ancora venire. Il meglio potrebbe essere questo, potrebbe essere proprio ora: viverlo bene è un dovere, oltre che un diritto. Abbracciare la leggerezza, farne un’abito, una regola e così restituirla agli altri. Che poi, effettivamente, cos’altro potrebbe fare uno che si è dato come compito quello di diffondere luce e dolcezza su questa terra?
Magari con la Bandabardò come musica di accompagnamento…
E ci puoi ballare sopra…il tempo è questo, l’attimo è adesso…mai sprecare, neanche il secondo.
Brava Fulvia, balliamo!
😉 ❤
Guarda che io non rifiuto mai…ballare. Lo faccio in continuazione 😀
Era tanto che non ascoltavo questa canzone… grazie di averla riproposta
Attenziò, concentraziò, ritmo e….vitalità!
E allora mi unisco alle danze!!!! 🙂
Mi piace questa cosa della leggerezza. Per me equivale a non prendersi troppo sul serio, non strafare.
Consiglio la lettura di “Ogni momento è un dono. Riflessioni sul vivere il presente”, di Chiara Lubich.