Qualcuna delle mie esigentissime lettrici, mi faceva notare, neanche troppo sommessamente, che il blog negli ultimi tempi sta prendendo una piega un po’ troppo seriosa. Detto in altri termini, sta diventando più pesante di un piatto di peperoni ripieni con la cipolla. E dunque, cosa più di una bella classifica per ristabilire la leggerezza di questo luogo, ribadendo, laddove ce ne fosse ancora bisogno, il suo carattere autenticamente minchione?
In passato avete letto classifiche di facezie, di cose belle e cose brutte, di canzoni, di libri. Che manca? Una classifica dei film, direbbe qualcuno. Ma troppo facile! Invece, sempre per rimarcare quel carattere specifico di cui sopra, vi intrattengo sulle dieci scene di film che più mi sono piaciute, al di là del film in sé. Per il messaggio, per le implicazioni o solo per “come suonavano”. Ovviamente ne avrei volute mettere altre (manca il Marchese del Grillo, ad esempio, che di scena memorabili ne ha più d’una), ma queste secondo il mio insindacabile giudizio, sono quelle che vale la pena citare.
E cominciamo con un film che da solo forse potrebbe riempire questa classifica. Un capolavoro inarrivabile! Troppo facile citare il “could be worse, could be raining”. Piuttosto ne scelgo un’altra perché nella sua paradossalità indica esattamente come vanno le cose in questo mondo, dove ognuno vede solo quello che preferisce vedere. La realtà, in fin dei conti, è un punto di vista
Quest’altra la inserisco perché si presta a moltissime varianti. E infatti è una citazione che utilizzo (a sproposito, ovviamente) in tutti i contesti in cui c’è una sproporzione evidente fra una parte ed un’altra.
Il prossimo è un altro film pieno di scene e citazioni iperboliche. Sono stato molto indubbio fra “i nazisti dell’Illinois”, “siamo in missione per conto di Dio” e questa scena qui. Anche quelle altre fanno parte del mio olimpo culturale e chi mi conosce di più me le avrà sentite citare (sempre a sproposito), molto spesso. Comunque, alla fine ho scelto questa perché…perché come si fa a non sceglierla???
Qui, più che per il film in sé per sé, la citazione è per l’autore. Il numero uno, secondo il mio modesto parere. Potevo scegliere questa o qualsiasi altra. Veramente avevo in mente la scena in cui la “dea dell’amore” gli regala una cravatta giallo rossa perché lui non voleva un pompino., purtroppo su Youtube non l’ho trovata. Ma anche questa però ha il suo perché
Qui invece la scelta l’ha dettata il film, perché in assoluto, dovessi scegliere con la pistola puntata di dire un titolo, uno ed uno solo, direi questo. E poi perché sogno un giorno di questi (in fondo come tempi ci siamo, il prossimo giugno saranno 30 dalla maturità) di poter vivere una scena come questa con i miei amici di sempre
Anche qui la scelta è fatta per il film (eccezionale) e come omaggio ad un attore talmente bravo da lasciarmi spesso senza parole. Anzi solo una. Peccato!
La prossima è invece un mix: il film giusto, gli attori giusti, la scena giusta. What’else? al di là di tanti manuali, al di là di tante elucubrazioni sui rapporti uomo donna…ma quanto c’ha ragione questo film???
Anche qui il film è bellissimo, uno dei miei preferiti e avrebbe avuto anche altre scene da ricordare: “Stupid is as stupid does”, oppure il “ora sono un po’ stanchino”, fanno parte anche loro del mio bagaglio (pseudo)culturale. Ma questa scena però ha un qualcosa in più
Uno dei film più belli della storia del cinema italiano, pieno di scene e citazioni tali da rendere difficile la scelta. Difficile, ma non impossibile, perché secondo me questa scena rappresenta quel tipo di mentalità, inarrivabile, che racchiude l’essenza della comicità napoletana. Avrei potuto mettere una scena di Totò o di Eduardo, ma il modo in cui dice questa frase Troisi, supera tutto il resto.
Chiudo con quella che sempre più sta diventando la “mia” citazione. Il film, come tutti quelli di questa serie, è bellino senza pretese, ma la frase è eccezionale, perché ci sta sempre bene, in qualsiasi situazione.
Che selezione eccezionale! Grazie Giacani!! Applausi!
Meravigliose!! Tutte.
Ho fatto un post molto simile un po’ di tempo fa 🙂
Metti il link, così me la vado a vedere!
http://unblogunpocosi.wordpress.com/2013/11/14/dieci-inizi-che-amo/
😉
Meravigliose, tutte. Ma Ricordati che devi morire, è lessico familiare. Ogni volta che io o l’Uomo lo diciamo, l’altro chiosa sì sì no mo me lo segno
E direi che sai citare con gusto! 😉
Grazie! Aspettavo il tuo commento!
Ahahah sapevi già che, comparendo Igor in testa all’anteprima del post, mi sarei fermata e avrei aperto!
Non potevi mancare! 😉 Però adesso sarei curioso di conoscere le tue dieci citazioni!
Oh no! Mi incastri così?! Mannaggia. 😉
Vado a elucubrare e cerco di accontentarti il prima possibile. Ma solo perché sei tu.
Dai, su su, che lo so che mi stupirai!
Ne ho visti 9 su 10!
Blues Brothers, quella scena è meravigliosa…
Complimenti a te che sei riuscito a fare questa classifica. Tutte scene da dieci e lode. Una però non la conoscevo e puoi spararmi se ti dico che è proprio quella del tuo film preferito!
Ma infatti, come dicevo, lì il film ha preso il sopravvento, la scena è bella, ma non è all’altezza delle altre. Ma non potevo fare una lista del genere senza citare il Grande freddo!
Prima o poi lo vedrò. Credo di averlo anche scaricato qualche tempo fa.
voto FJ. assolutamente.
Il film è assolutamente fantastico: trama, attori, colonna sonora, tutto fantastico. Ma forse per me ha dei significati e delle allusioni generazionali che magari persone più giovani non possono apprezzare appieno. Magari mi dici dopo che l’avrai visto
Lo farò. Sono più giovane, OK, ma non poi così tanto da non poter apprezzare.
Ma certo!
Ottimi film! Scene TOP! Condivido i tuoi gusti.
Pingback: Meraviglioso! Ovvero la classifica delle 10 cose da fare | Viaggi Ermeneutici
Pingback: Tu cita, io Tarzan | Viaggi Ermeneutici